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San Vito nell'arte

Tappe:Basilica di S. Vito, P.zza Municipio, chiesa del Soccorso, Lungomare e Porto.
Durata:
3 ore
Modalità di spostamento:
a piedi e con autobus di linea
Periodo consigliato:
primavera, autunno ed inverno
Letture consigliate:
ROMANO MICHELE, Maioliche votive. Per le strade dell'isola d'Ischia un itinerario di arte e di fede popolare, Roma, BIMOSPA S.r.l., 1988.

Il territorio di Forio è disseminato di maioliche, edicole e dipinti raffiguranti il patrono di Forio, protettore della vite. Il nostro itinerario inizia dalla Basilica di S. Vito, una magnifica costruzione del XIV secolo, sulla cui facciata, nel 1881 è stato collocato un’interessante pannello maiolicato, dedicato al patrono della chiesa.
Entrati nell’edificio, nella cappella a destra dell’ingresso, scorgiamo un trittico del XVII secolo, raffigurante la Madonna delle Grazie con S. Caterina d'Alessandria e S. Vito, con una lunetta raffigurante la Crocifissione.
S. Vito torna nel lavoro di maestranze campane, che hanno realizzato la Visione e martirio di S. Vito, posto nella sacrestia e risalente alla fine del XVI secolo e domina sul fondo dell’abside nel lavoro di Alfonso Di Spigna del 1745, che  riproduce la Gloria della Vergine con S. Vito e S. Caterina d'Alessandria. S. Vito è riprodotto con la palma del martirio in mano e adagiati ai piedi due cani.
Sempre nella Basilica, lontana da occhi indiscreti, è conservata la statua d’argento del Santo, realizzata dagli orefici Gennaro e Filippo Del Giudice, su disegno di Giuseppe Sammartino.
Usciti dalla Basilica, percorriamo la strada ciottolata alla ricerca di maioliche votive. Non dobbiamo allontanarci molto, perché a poche centinaia di metri in via Cardinale Lavitrano, ecco raffigurato il Santo, nella Madonna delle Grazie con S. Francesco e S. Vito. Proseguiamo ancora, fino all’incrocio e prima di svoltare a destra, per raggiungere la Borbonica, avviciniamoci alla facciata della Basilica di S. Maria di Loreto per ammirare sulla sinistra il mosaico di S. Vito, realizzato nel 1972 da un illustre pittore alemanno, cittadino onorario di Forio, Eduard Bargheer.

A questo punto, lasciamo il centro storico, per raggiungere Monterone, dove ci attendono due nuove maioliche raffiguranti l’ Immacolata con S. Giuseppe e S. Vito e Immacolata con S. Vito e S. Gennaro.
Da Monterone saliamo la stradina di Baiola per raggiungere la Borbonica, la strada costruita dai Borboni per collegare Lacco Ameno e Forio. Il cammino si presenta in salita e piuttosto lungo, ma  vale la pena affrontarlo  per ammirare  il pannello maiolicato, conservata nella cappella rosa, raffigurante il patrono di Forio.

Non lo puoi fare!