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Artisti e intellettuali a Forio/Autori/Schede Autori
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Auden Wystan HughReferenze fotografiche Nazionalità: Inglese Professione: Poeta Secolo: XX
Profilo biografico critico: W. H. Auden, uno dei più grandi poeti inglesi del Novecento, nasce a York nel 1907, ma un anno dopo la famiglia si trasferisce a Birminghan. Ad Oxford frequenta la facoltà di Biologia, che presto lascia per quella di Inglese. Nel 1928 pubblica il suo primo volume di poesie. Nel corso degli anni Trenta, Auden si fa conoscere per la sua vasta e variegata produzione poetica, ma anche per le sue idee politiche marxiste, che influenzano la sua produzione artistica. È il caposcuola della nuova generazione di poeti accomunati dall'impegno sociale e politico, dall'interesse per Marx e Freud: la poesia deve essere scardinata dalla sua aulicità, facendo di lei «memorable speech», come sostiene lo stesso autore. Negli anni successivi si stacca in parte da tali posizioni per accostarsi ad una tematica religiosa e metafisica. In ogni modo le sue idee politiche lo conducono in Spagna durante la guerra civile. Omosessuale dichiarato, nel 1935 sposa Erika Mann, la figlia di Thomas Mann, per farle avere la cittadinanza inglese e scappare dalla Germania. Nel 1939, alla vigilia del secondo conflitto mondiale, Auden viaggia in America insieme all'amico commediografo Christopher Isherwood e la sua partenza è duramente attaccata in Inghilterra. Dal 1948 comincia a lasciare New York, dove lavora, per tornare in Europa, prima a Forio e poi dopo il 1958 a Kirchstetten, un villaggio vicino Vienna. Nel 1972 Auden torna in Inghilterra, trascorrendo l'inverno tra il '72 ed il '73 in una casa messagli a disposizione dall'università di Oxford. Muore il 29 settembre 1973 nella sua abitazione di Audenstrasse a Kirchstetten. La sua opera è caratterizzata, soprattutto nel primo periodo, da una straordinaria perizia stilistica nell'uso e nell'accumulo di paradossi antitesi e aforismi. Fa uso di immagini sorprendenti e ardite, che gli derivano dalla filosofia, dalla psicologia politica, dalla mitologia e di elaborate figure retoriche. Per Auden, come per Eliot, la sensibilità poetica condensa e non discrimina esperienze diverse, sia intellettuali che pratiche, quotidiane o metafisiche. Bibliografia del Profilo biografico critico: AUDEN WYSTAN HUGH, Enciclopedia L'UNIVERSALE, Garzanti,Milano 2004, p. 61; IELASI LUCA, Omaggio a W.H. Auden, Rassena d'Ischia,Anno XX, N. 2, Aprile 1999, p. 45; S.N., "La generazione degli impegnati", Antenati Europa - la storia della letteratura europea online , <www.girodivita.it/antenati/XX2sec/_auden.html>, (2 gennaio 2005); Soggiorno a Forio: Auden giunge a Forio nel 1948, invitato da un gruppo di amici americani in vacanza, insieme a Chester Kallman e se ne innamora. Alloggia alla Pensione Nettuno, poi, secondo alcuni, all'albergo Di Lustro ed una volta eletta Forio a sua dimora permanente sceglie di alloggiare in una casa, prendendo in fitto un appartamento nella zona di Monterone, precisamente a Santa Lucia, vicino alle antiche terme Castaldi. Nel 1950 lascia questa abitazione, per trasferirsi nel quartiere di S. Giovanni, tra Casa Di Maio e S. Vito, dove trascorre lunghi periodi di vacanza. I suoi rapporti con gli indigeni sono cordiali e in occasione di una raccolta di fondi, per l'acquisto di un organo per la chiesa di San Francesco Saverio, Auden versa l'intera somma (15.000 lire) per farne dono ai parrocchiani. Diventa un personaggio familiare, che nei tardi pomeriggi estivi siede ai tavolini del Bar Internazionale di Maria, e lo si scorge bere whisky o un bicchiere di vino in compagnia dei suoi amici. Il suo tavolo é all'entrata, sulla sinistra, in contrapposizione a quello del pittore Bargheer. Oramai é diventato un "foriano" e non di rado prende parte alle dispute politiche, partecipa a qualche festa e conosce i personaggi più in vista del luogo. Le sue abitudini sono semplici e la giornata é scandita da un rituale invariabile: si alza alle otto del mattino, prende il caffè e comincia a fumare la prima di una lunga serie di sigarette. Poi si siede al tavolo per lavorare e qui vi resta per ore, perdendo spesso la cognizione del tempo. In questi luoghi imposta diversi lavori letterari e non, tra cui la raccolta di poesie Petition del 1955. D'estate va al mare e al rinfrescare della sera, passate le venti, si reca al Bar Internazionale per incontrare gli amici, ma spesso attraversa il mare alla volta di Napoli, al teatro San Carlo, per assistere a qualche opera lirica, che lo interessa particolarmente. Una vita tranquilla, che non é destinata a durare ancora a lungo, perché Forio, con l'arrivo del "progresso", cambia rapidamente volto. Auden, vincitore del premio Feltrinelli, vistosi decuplicare il prezzo della casa in cui vive da diversi anni, rinuncia all'idea di acquistare un appartamento e l'anno dopo lascia l'isola definitivamente. Torna ancora un'ultima volta nel 1965, ospite dei Walton, per parlare dell'opera «The Twelve», per la quale scriverà dei versi. Rimane a Forio una settimana, ma non vuole incontrare nessuno: la sua Forio non esiste più. Di Lustro, a tale proposito, riporta la testimonianza di Luigi Coppa, pittore foriano di grande talento ed assiduo frequentatore del Bar Maria, il quale ricorda, che in tale occasione il poeta inglese è stato visto scendere da un taxi, salutare la sua «caffettiera» e riallontanarsi per sempre dall'isola (cfr. Di lustro, 1980). È l'ultimo saluto del poeta alla sua Forio e alla sua amica, «Baba la turca». Bibliografia sul Soggiorno a Forio: AA.VV., Maria ed il Bar Internazionale, catalogo della mostra, Ischia, Galleria delle Stampe Antiche, maggio-giugno 1988; AMALFITANO GIUSEPPE, "W. H. Auden", in Rivista Letteraria, web.infinito.it/utenti/r/rivistaletteraria/ pages/articoli/auden1.html, 1993, (5 gennaio 2005); AMALFITANO GIUSEPPE "Auden nel ricordo di Maria", Rivista letteraria, 1980, anno II, n. 1, febbraio ? maggio 1980; Lo stesso articolo on line: AMALFITANO GIUSEPPE, "Auden nel ricordo di Maria", in Rivista Letteraria", web.infinito.it/utenti/r/rivistaletteraria/ pages/articoli/audenamalfitano.html, Maggio 1980, (18 dicembre 2004);BARBIERI GINO, Forio nella storia nell'arte e nel folklore, Forio, Biblioteca Privata, 1989, p. 137; . DI COSTANZO GINO, Voci per Ischia, Ischia, Imagaenaria, 2003, p. 24; CILIBERTI AURORA, "Tre riferimenti della poesia audeniana in << prolugue at sixty >> - Una poesia testamento, in AA.VV., W. H. Auden a Ischia, Napoli, a cura del Circolo G. Sadoul, 1984, pp. 19 - 33;CLARK THEKLA, Mio due, mio doppio. Storia di W. H. Auden e Chester Kallman, Adelphi, 1999; DI LUSTRO AGOSTINO, "Le vicende umane di S. William Walton", Ischia Oggi, anno X, n. 10, 11 dicembre 1979 - gennaio 1980;D'AMBRA NINO, "Gli anni Cinquanta a Forio e l'insegnamento di Auden", in AA.VV., W.H. Auden a Forio, Napoli, a cura del Circolo G. Sadoul, 1984, pp. 42 ? 47 ; Lo stesso articolo on line: NINO D'AMBRA, "Nino d'Ambra: Il mio ricordo del poeta Auden. Gli anni Cinquanta a Forio e l'insegnamento del poeta", in Rivista Letteraria,web.infinito.it/utenti/r/rivistaletteraria/ pages/articoli/audendambra.html, s.d., (18 dicembre 2004); DE CRESCENZO ANTONIETTA, "Auden a Forio", La Rassegna di Ischia, n. 7, 1984;GRASSI MANUELA, "Un amore di Auden", Panorama, 17/07/1999; IELASI LUCA (a cura di), "Momenti di lettura. Omaggio a W. H. Auden", La Rassegna d'Ischia, anno XX n. 2 aprile 1999, pp. 45-50; PARKING STEPHEN, "Le poesie ischitane" in AA.VV. W.H. Auden a Forio, Napoli, a cura del Circolo G. Sadoul, 1984; SETTANNI ETTORE, " Un pomeriggio a Forio con Auden", in AA.VV., W. H. Auden, Napoli, a cura del Circolo G. Sadoul, 1984. OpereTitolo: Il Bar Intenazionale Anno: 1953 Dedica: All'amica Maria con amore
Presentazione: Negli anni Cinquanta il Bar Internazionale di Maria Senese é un ritrovo di artisti ed intellettuali dell'epoca. Maria, non è solo la proprietaria, è l'anima stessa del locale, che gira tra i tavoli conversando amichevolmente con i suoi ospiti illustri, con affettuosa confidenza. Auden è cliente abituale e con Maria ha un rapporto di stima e di affetto. Bibliografia: DI COSTANZO GIORGIO, Voci per Ischia. Da Boccaccio a Brodskij, Ischia, Imagaenaria, 2003, pag. 158; PARKING STEPHEN, Maria ed il Bar Internazionale, catalogo della mostra, Ischia, Galleria delle Stampe Antiche, maggio-giugno 1988, p. 9. Citazione: Il Bar Internazionale
Titolo: Ischia Anno: 1948 Dedica: Per Brian Howard
Presentazione: Il componimento è stato scritto durante il primo soggiorno di Auden a Forio, prima di stabilirvisi definitivamente. Il poeta dedica la poesia all'amico inglese Brian Howard, che gli rimprovera la mancanza di senso visivo. Bibliografia: PARKING STEPHEN, Maria ed il Bar Internazionale, catalogo della mostra, Ischia, Galleria delle Stampe Antiche, maggio-giugno 1988, p. 10. Citazione: Ischia
Titolo: In Memoriam L K - A Anno: 1952
Presentazione: Auden ama molto gli animali e ne adottata diversi a New York e a Forio. Lucina è appunto una delle sue gatte.Trovatala senza vita, decide di farla riposare per sempre alle pendici del Monte Epomeo ed in occasione della sua scomparsa, compone questa poesia. Bibliografia: PARKING STEPHEN, Maria ed il Bar Internazionale, catalogo della mostra, Ischia, Galleria delle Stampe Antiche, maggio-giugno 1988, p. 9. Citazione: In Memoriam L K - A
Titolo: Goodbye to the Mezzogiorno Anno: 1958 Dedica: Per Carlo Izzo
Presentazione: Nel 1958 Auden rinuncia all'idea di acquistare una casa a Forio e lascia l'isola definitivamente, dedicando un ultimo ricordo al posto che lo ha ospitato. Frutto delle sue riflessioni è la poesia Goodbye to the Mezzogiorno. Affida il dattiloscritto al suo traduttore italiano preferito, Carlo Izzo, dedicandogli il componimento. La poesia descrive mirabilmente i sentimenti contrastanti che hanno caratterizzato il suo soggiorno foriano. Non mancano infatti punzecchiature alla gente del Sud, ma nel complesso è un saluto affettuoso ad un periodo positivo della sua vita. Il signor Monte, a cui fa riferimento Auden, è il proprietario della casa di S. Giovanni. I rapporti tra i due non sono mai stati distesi, ma Auden sente di poter volgere anche a lui un pensiero sereno, perché elemento di un passato nel suo complesso piacevole. Bibliografia: AUDEN WYSTAN HUGH, Good ? bye to the Mezzogiorno [Poesia inedita in lingua e traduzione italiana di Carlo Izzo], Milano, All'insegna del Pesce d'Oro, 1958. Citazione: Addio al Mezzogiorno
Titolo: Rake's Progress Anno: 1951
Presentazione: Auden, autore del libretto La Carriera di un libertino; musicato da Stravinsky, nel creare il personaggio di Baba la Turca si ispira a Maria, la nota proprietaria del Bar Internazionale, dove Auden si reca quotidianamente, durante i suoi soggiorni a Forio. Bibliografia: MONTI PIETRO, Ischia. Archeologia e storia, Napoli, 1980, p. 651.
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